Ospedale Papa Giovanni XXIII° Bergamo
Reportage fotografico stenopeico/diario semiserio
il complesso visto dal parco della Trucca.foto da cellulare,l'unica
Ho sempre ammirato la costruzione e l'architettura del nuovo ospedale. Mi ero ripromesso di fotografarlo, prima o poi, a modo mio.
L'occasione si è presentata nel dicembre del 2016. La domenica notte del 4 (giornata del referendum) per una disavventura ho dovuto andare al pronto soccorso.
Appena arrivato, ho aspettato la chiamata e dopo aver esposto il mio problema sono iniziate le indagini del caso che sono durate tutto il lunedì, fino al ricovero in pneumologia verso sera.
La mattina seguente mi visita una dottoressa le chiedo i tempi di degenza, lei mi risponde "Almeno 10 giorni" "....... "Come 10 giorni? Come faccio col lavoro proprio in prossimità delle festività?" "E' un caso inconsueto, dobbiamo indagare."
Ecco ci risiamo ... rebus medico........
L'idea di fare foto diventa realtà, ma come? Dovrò stare in ospedale per un tempo lungo, per cui penso alla fotografia slow/stenopeica utilizzando questa fotocamera, una vecchia folding 6x9 convertita a macchina stenopeica, senza mirino.
Non sono fisicamente perfetto, per cui utilizzerò pellicole a colori vecchie, scadute.
Cosa verrà? Mi affido al mio intuito, di sicuro qualcosa verrà, non saranno perfette?
Chissenefrega, saranno esattamente come mi sento io ora.
Comunico a casa della mia permanenza in ospedale e chiedo di portarmi l'occorrente.
Giovedi 8, giornata festiva, street deserta e non ho la macchina. Pazienza, aspetterò.
Il giorno dopo nel mio comodino ci sono fotocamera, pellicole, esposimetro e tabella
delle esposizioni.
delle esposizioni.
Carico la pinholecamera con un rullo Kodak Portra 120 scaduto nel 2000.
Il primo scatto è un'alba
Torre 4-3°piano vista sul parcheggio dalla camera esposizione 75'
Dopo l'antibiotico e la visita mattutina,sono libero, esco e inizio
Torre 4-3° piano vista sud esposizione 4''
scendo un piano e ho di fronte....... la street
Torre 4-2° piano esposizione 1'
E' la settimana dal 12 al 18, le giornate sono nebbiose, non proprio ideali fotograficamente,
ma oso con una notturna inquadrando il parcheggio immerso nella nebbia.
Misuro la luce, controllo la tabella e mi impressiono dal lungo tempo che devo esporre.
Vabbè, io dormo e riposo, lascio fare alla tenue luce il suo dovere sulla pellicola.
Veduta sul parcheggio
La mattina dopo sempre nebbia
Il primo rullo è esposto, aspetto mia moglie che lo consegnerà al laboratorio per lo sviluppo.
Nel frattempo la tv dà una mano a far passare il tempo ... programmi di intrattenimento, documentari naturalistici, gare di sci...
Attendo impaziente la striscia di negativi per avere un'idea, ma la consegna tarda.
Carico di nuovo la pinholecamera e inizio un altro giro questa volta con pellicola Kodak VPS 120, scaduta nel 1994.
E' domenica, l'ospedale è deserto, posso girare tranquillamente senza intoppi dopo la solita visita mattutina
Oso con un controluce
Scendo
hospital street esposizione 5''
Giro finito, torno in camera. Oggi ci saranno visite di parenti e amici. Pranzo, poi uno sguardo al mio piano.
Nel pomeriggio inoltrato, dopo la visita dei parenti, un giro fuori dal reparto.
Inizia a imbrunire e vedo dei riflessi fotogenici, metto la fotocamera e inizio a esporre. Dopo 15' arrivano due amici, interrompo l'esposizione, quello che viene viene, i rapporti umani sono più importanti.
Dopo 2 settimane di degenza inizio a logorarmi, negli ultimi giorni rimasti riesco a fare solo tre scatti, gli ultimi. Ecco un po' di nuvole...
Un ricovero non è mai una cosa piacevole, ma ora posso dire, dopo esserne uscito, che questa esperienza è stata anche un'opportunità per lasciarmi ispirare da questo luogo così affascinante.
Un grazie ai medici e al personale, tutti sempre molto cortesi e gioviali nonostante la considerevole mole di lavoro che li vede impegnati.
